La mattina del 10 Febbraio, in un clima gioioso e partecipativo ed in una giornata di considerevole carica storica, gli alunni e le alunne delle classi 3 sezione A e B e 4 sezione B del Liceo Classico di Acri hanno dato corso ad un singolare laboratorio storico-filosofico. Una vivace manifestazione culturale animata oltre che dalla prof A. M. Spina, da graditi ospiti, come il maresciallo dott. Zaccaria e don Salvatore Belsito, autore del libro testimonianza “L’ecumenismo vissuto, il frate cappuccino Callisto Lopinot cappellano del campo di concentramento a Ferramonti di Tarsia”. Intenso il coinvolgimento di numerosi docenti e studenti del Liceo Classico-Scientifico Julia Falcone.
Il lavoro interdisciplinare è diventato pretesto per gli alunni coinvolti, interpreti e autori di un podcast dal titolo “I sanguinamenti della storia contro le banalità dei mali ideologici e le sfide alla pensiero filosofico, contro le violenze genocidiarie”, tenutosi nell’ auditorium del Liceo Classico, che per l’occasione ha saputo trasformarsi in un confortevole spazio di idee, fucina di pensieri e riflessioni a tutto tondo per noi studenti.
L’interessante momento di riflessione corale e condivisa, ha saputo concretizzare, infatti, un singolare laboratorio storico-filosofico a classi aperte a cui hanno preso parte, con i loro rispettivi docenti, i protagonisti delle classi coinvolte, noi: studentesse e studenti, con le nostre idee, pensieri ed emozioni, dando così corpo e voce al racconto della Storia, e alle lezioni fatte, che l’insegnamento della storia così come della filosofia offrono.
Abbiamo meditato sul senso della storia e sulla funzione civile che essa svolge, ancor più in ragione del giudizio che della storia siamo chiamati a rendere: a noi stessi, al nostro presente e al nostro futuro.
Troppo spesso si ha l’impressione che quelle stesse lezioni che la storia ci impartisce sembrano invece trascendere il senso complesso del fare e scrivere la Storia, infatti la ferocia con cui la storia spesso imprime il suo insegnamento deve poter essere compresa e interpretata per svelarne ragioni, cause e motivazioni profonde dei fatti storici.
Dalla toccante performance degli alunni, sono emersi temi, approntati dall’inizio dell’anno scolastico durante le lezioni di Filosofia e Storia, che dal Medioevo ad oggi legano in un nesso consistente la Storia alle storie e ai contesti, che vanno opportunamente ricostruiti, interpretati e giudicati.
La Memoria e il Ricordo ci evitano il danno e la beffa dei pericoli e dei rischi delle dimenticanze, che causano dannosi annebbiamenti delle coscienze. La memoria come STRUMENTO DI DIFESA è arma pacifica, contro i negazionismi e tutti i tentativi di distorcimento dei fatti e degli eventi storici, soprattutto in ragione degli innumerevoli genocidi di cui la storia è artefice.
Il libro “L’ecumenismo vissuto, il frate cappuccino Callisto Lopinot cappellano del campo di concentramento a Ferramonti di Tarsia”, parla di una realtà a noi vicina: FERRAMONTI di Tarsia, che nella terra di Calabria diventa Narrazione della persecuzione di tutte le vittime delle Leggi razziali, emanazione di quella orrenda segregazione degli indesiderabili, che ancora oggi ripetendosi, lega indissolubilmente passato e presente.
La Realtà è come sempre ambivalente: da una parte c’è l’estrema crudeltà, la disumanizzazione e l’odio; dall’altra la straordinaria capacità di resistenza, la timida solidarietà e il grande altruismo, dimostrati da tutti coloro che hanno rischiato la propria vita per salvare gli altri. La dicotomia tra brutalità e salvezza, forse trova proprio nell’ecumenismo, che è modalità di riconciliazione e unità, tra le diverse differenze di un mondo troppo spesso abitato come una prigione, e che invece è solo banco di prova per verificare le capacità di saper riscattare l’uomo dall’oltraggio alla dignità umana.
La scuola, dunque, grazie anche ai docenti, ha il compito di sensibilizzare gli allievi alla conoscenza storica, facendola diventare mezzo non solo di fini didattici, ma anche di fini personali, che possano rendere gli alunni persone consapevoli.