Di Luigi Feraudo
Il consiglio dei Ministri ha deciso di rinviare il referendum, fissato al 29 marzo, per il taglio di 345 scranni tra la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica. Il Consiglio ha deciso di proporre al Presidente della Repubblica la revoca del dPR 28 gennaio 2020, con il quale, prima dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, era stato indetto il referendum popolare confermativo.
La riforma, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle, si propone di eliminare 230 seggi a Montecitorio, passando dagli attuali 630 Deputati a 400, e 115 a Palazzo Madama, dove si passerà da 315 Senatori a 200. Trattandosi di una proposta che mira a modificare la Costituzione, l’esame ha previsto quattro letture parlamentari due al Senato e due alla Camera.
Il testo di legge nell’ultima lettura definitiva dello scorso 8 ottobre, dopo avere percorso tutto l’iter parlamentare, è passato alla Camera con un maggioranza quasi unanime (553 favorevoli, 14 contrari). Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana tutti i partiti, da sinistra a destra, hanno votato compattamente per una riforma di notevole importanza di cui si discuteva fin dai tempi della prima Repubblica. Solo i Radicali si sono opposti, chiedendo il referendum e hanno raccolto solo 669 firme (0.000013% degli aventi diritto) sulle 500.000 che servono per richiederlo. Nonostante ciò, gli Italiani di maggiore età dovranno recarsi alle urne perché 71 membri del Senato hanno firmato la richiesta di Referendum.
Questa che si andrà a votare è una riforma epocale che punta a risparmiare mezzo miliardo di euro a Legislatura, che potranno essere investiti nella Scuola, nell’Università, nel Mezzogiorno, nello Sport, nell’agricoltura e, soprattutto, nella Sanità.
L’Italia attualmente è fra le prime in Europa e non solo, per il numero di componenti delle Camere: abbiamo un rapporto di 1 eletto su 64 mila persone. Con 945 parlamentari eletti la nostra Nazione supera la Spagna che ha 558 eletti, la Germania che ne ha 700 eletti, la Francia 577 , il Regno Unito 650 e, addirittura, gli Stati Uniti che ne contano soltanto 535 membri.
E’ importante andare a votare: con il taglio di 345 parlamentari, possiamo adeguarci al resto d’Europa e ai più virtuosi standard internazionali avendo, oltre al risparmio di miliardi di euro, anche un Parlamento più rapido ed efficace nelle decisioni.
Le immagini sono prese da https://www.ilmessaggero.it/politica/referendum_costituzionale_2020_taglio_parlamentari_data_quando_sara_29_marzo-5011280.html