Febbraio è arrivato e con lui anche una delle settimane più attese dagli italiani, capace di tenere attaccati alle televisioni anche i più giovani: sua Maestà IL FESTIVAL DI SANREMO.
In questa settimana capace di suscitare emozioni, e perché no, anche qualche critica o dibattito, vi terrò compagnia con i miei articoli sul Festival e per ogni serata a fine articolo svelerò qualche curiosità su esso.
Apriamo, quindi, le danze della 75esima edizione del Festival della Canzone italiana.
Il Festival quest’anno sarà diretto da Carlo Conti, e dopo ben 5 bellissime edizioni dirette da Amadeus, questa cosa ha fatto molto discutere gli appassionati del programma, rendendoli un po’ scettici. Ad affiancarlo in questa prima serata saranno Gerry Scotti e Antonella Clerici.
29 sono gli artisti in gara con 29 canzoni inedite, (dopo la rinuncia di Emis Killa), e la prima a scendere l’importante ma anche temuta scalinata del Teatro Ariston è Gaia, per la seconda volta al Festival, con la sua canzone “Chiamo io chiami tu”. A seguire Francesco Gabbani, che dopo aver conquistato l’Ariston nel 2017 vincendo il festival e nel 2020 arrivando secondo classificato, presenta “Viva la vita”.
Terzo ad esibirsi è Rkomi che ritorna dopo l’edizione del 2022 con la sua canzone “Il ritmo delle cose”.
Molte su di lui sono le aspettative anche per quanto riguarda il fantasanremo, gioco che permette di creare squadre di cantanti in gara al Festival, guadagnando punti in base alle loro azioni sul palco che seguono un preciso regolamento, divenuto ormai parte fondamentale nella visione del programma e anche una delle cose preferite dai giovani che si divertono a creare leghe con ì propri amici per sfidarsi.
Dopo di lui assistiamo alla performance di Noemi, veterana del Festival con ben 8 partecipazioni, con “Se ti innamori muori” e a seguirla Irama, con “Lentamente”.
Abbiamo poi un bellissimo duo, i Coma_Cose con “Cuoricini”, e dopo di loro ad emozionarci c’è Simone Cristicchi, vincitore nel 2007, che quest’anno ha presentato “Quando sarai piccola”, facendoci diventare un vero e proprio “fiume in piena”.
In seguito a una commovente esibizione, ci troviamo davanti a un’iconica Marcella Bella che torna a Sanremo con “Pelle diamante”, un vero e proprio inno femminista rivolto a ogni donna forte e determinata.
Sorprendentemente ci imbattiamo poi in un Achille Lauro, diverso dalle scorse edizioni, con “Giovani incoscienti”.
In un breve intervallo dalla competizione è stato visionato un video mandato da Papa Francesco, in cui ci dice che la PACE È POSSIBILE, e in un momento storico particolare come quello che il mondo vivendo adesso, diffondere messaggi come questo, in un programma così tanto seguito, è fondamentale.
In seguito, Giorgia, con “La cura per me”, a 30 anni dalla vittoria del festival, ma sempre bella e giovane come allora; segue la performance del rivoluzionario Willie Peyote con “Grazie ma no grazie”, e dopo di lui in un total red Rose Villain con “Fuorilegge”.
Intervallo nella gara, in cui assistiamo alla performance di Jovanotti, a cui seguirà un monologo da lui tenuto con Giannarco Tamberi, altista italiano, campione olimpico si giochi di Tokyo 2020, sull’importanza di inseguire i propri sogni.
A riprendere la competizione è Olly con“Balorda Nostalgia”, seguito da Elodie con “Dimenticarsi alle 7” e poi Guè, Joshua e Tormento rappando sulle note di “La mia parola”.
In seguito colonna portante della storia della musica italiana, Massimo Ranieri, alla bellezza di 73 anni, torna all’Ariston per l’ottava volta nella sua carriera con “Tra le mani un cuore”.
Per la prima volta in gara al Festival, invece, Tony Effe con “Damme ‘na mano”, seguito da Serena Brancale, anche lei in rosso, (punti per il fantasanremo) con “Anema e core”.
Ad esibirsi è poi Brunori Sas, orgoglio calabrese, in particolare per la città di Cosenza, di cui è originario, con “L’albero delle noci”, decretato dall’Accademia della Crusca, miglior testo presentato quest’anno a Sanremo.
Pubblicità e poi riprendiamo dai Modà in gara con “Non ti dimentico”, a seguire Clara, in un abito luccicante, con “Febbre”, e poi un particolarissimo Lucio Corsi che presenta “Volevo essere un duro”.
Al centro delle polemiche quest’anno c’è Fedez, presentatosi sul palco con delle lenti a contatto nere, ci canta “Battito”, e la domanda da tutti posta è: sarà per Chiara Ferragni?
Poi una carrellata di artisti: Bresh con “La tana del granchio”, Sarah Toscano con “Amarcord”, Joan Thiele che presenta “Eco”, Rocco Hunt con “Mille volte ancora” e Francesca Michielin con “Fango in Paradiso”.
A chiudere la prima serata del Festival, sono stati i The kolors con “Tu con chi fai l’amore”.
Ricca di emozioni questa prima serata, in cui sono stati presentati tutti gli artisti in gara, chissà cos’altro avrà da riservarci quest’anno il Festival della Canzone italiana, in ogni caso, che vinca la canzone migliore!
Curiosità: La prima edizione del Festival risale al 1951 e si svolse al Salone delle feste del Casinò di Sanremo, non a febbraio, ma dal 29 al 31 gennaio.
