A partire dal 4 maggio, fino a domenica 10 maggio si rinnova in Italia la Settimana dell’Insegnate promossa dalla startup scolastica MasterProf e dal sito dedicato all’istruzione YEA- Your Edu Action, quest’anno in occasione della sesta edizione è stata patrocinata del prestigioso Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani. Nel mondo si contano un centinaio di nazioni che hanno istituzionalizzato il “Teacher’s Day” o la “Teacher appreciation week” tra cui Stai Uniti, Inghilterra, Germania, Olanda, Spagna, Marocco, Panama e Bhutan.
Se negli Usa e nei paesi anglofoni è la “mela” il classico dono riservato all’insegnante, qui in Italia a rappresentare graficamente l’iniziativa è una margherita multicolore che raccoglie in sé diversi significati: è il fiore più semplice, si trova ovunque e simboleggia una continua primavera del sapere, mentre nel linguaggio dei fiori rappresenta la pazienza.
La settimana è dedicata al riconoscimento dell’impegno e della passione profusi dalla categoria dei docenti, e in questo delicato periodo di lockdown la gratitudine nei confronti di questa professione, spesso sottovalutata, che ha fornito grande supporto a studenti e famiglie, è più viva che mai. Spesso non ci accorgiamo dell’impatto che hanno gli insegnamenti dei docenti sugli studenti, non solo a livello educativo ma anche a livello formativo, e questa iniziativa si propone di ricordarcene l’importanza.
Tra i testimonial dell’evento incontriamo molti noti personaggi dello spettacolo, della cultura e del giornalismo: da Carlo Verdone e Massimo Inguscio, passando per Franco di Mare, Paolo Ruffini, Paolo Crepet fino a Alessandro D’Avenia, Oscar Farinetti, Pintus e Gian Luigi Beccaria.
Gli eventi legati alla Settimana, seguono il format della didattica a distanza e prevedono interessanti forme di partecipazione. In primis sarà possibile condividere ringraziamenti, commenti e opinioni sulla pagina Facebook dedicata all’evento seguendo l’hashtag #RingraziaUnDocente, inoltre da ieri sera alle 19:00 è partito ‘’io speriamo che me la cavo’’ , un ciclo di tre webinar pensati da Rosario Faraci, giornalista e professore dell’Università di Catania, insieme al giornalista e scrittore Marco Pappalardo. In collaborazione con Sicilia Network media, partner dell’incontro, i seminari vedranno come protagonisti docenti e studenti affrontando tematiche di grande attualità ai tempi del Covid-19 e saranno trasmessi all’indirizzo reperibile nella pagina Facebook “Io speriamo che me la cavo”.
Ieri in diretta, il primo approfondimento ha toccato il tema del cambiamento nelle relazioni docente-studente indotto dal virus; il dibattito ha coinvolto professori, studenti e tanti ospiti. Il secondo appuntamento è programmato per venerdì 8 maggio e si concentrerà sull’impatto che le nuove tecnologie hanno sulla formazione degli studenti, i quali stanno vivendo tra mille difficoltà il periodo emergenziale.
Domenica 10 maggio, l’ultimo incontro punterà alla riflessione sul ritorno al futuro e sul senso di responsabilità e maturità che tutti noi dobbiamo dimostrare nella Fase 2. Poter riprendere di nuovo in mano la vita dipende solo da noi.
«Un insegnante colpisce per l’eternità; non si può mai dire dove la sua influenza si fermi»
Henry Brooks Adams