No al Polo unico! Preserviamo la nostra identità

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di Martina Polito

Accorpamento delle scuole di Acri: cresce la protesta.

Gli studenti del Liceo Scientifico e Classico “Julia – Falcone” si oppongono al progetto di unificazione dei due istituti superiori di Acri sotto un’unica dirigenza, una decisione che, secondo loro, metterebbe a rischio la qualità dell’istruzione, l’identità scolastica e numerosi posti di lavoro. Con un appello sentito, chiedono alle istituzioni di rivedere il piano, difendendo la diversità educativa e il ruolo fondamentale del personale scolastico.

“Come studenti dei Licei Scientifico e Classico Julia – Falcone di Acri, insieme ai nostri docenti e al personale scolastico, diciamo chiaramente no alla proposta di accorpamento delle  scuole. Questa decisione non solo distruggerebbe l’identità e le peculiarità di due istituti diversi, ma metterebbe a rischio anche la qualità della formazione e i posti di chi, ogni giorno, lavora per garantire la nostra istruzione.
“Il Liceo e l’IPSIA-ITI non sono la stessa cosa – spieghiamo – un’unica dirigenza non può rispondere in modo efficace ai bisogni di due realtà così diverse. Noi abbiamo esigenze formative specifiche, con percorsi di studio e attività che richiedono risorse e attenzioni dedicate. Accorpare significherebbe ridurre tutto a una gestione generalista, che non farà altro che peggiorare la qualità della scuola.
“Anche il personale ATA è con noi. Chi pensa che accorpare sia solo una questione di carte non capisce cosa c’è dietro il funzionamento di una scuola. Con un numero minore di amministrativi e collaboratori, la scuola diventerà meno efficiente e meno sicura e il primo a soffrirne sarà proprio lo studente.
“Molti insegnanti temono il rischio di spostamenti o riduzioni di ore. Un accorpamento porta sempre tagli, e questi si riflettono sulla didattica. Chi ci perderà? Noi studenti, con meno progetti e meno opportunità per il futuro.
“Noi studenti, insieme a chi ci guida nel nostro percorso di formazione, ci battiamo perché la scuola resti un luogo fatto di persone e competenze, non di numeri e bilanci. Chiediamo alle istituzioni di ascoltarci: accorpare non è la soluzione. Investire è la strada giusta! Non accetteremo che il nostro futuro venga sacrificato per una logica che guarda solo al risparmio e non al valore della nostra crescita”.