“Mediterraneo”, il dramma dei migranti scuote le coscienze

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Il film sulla Open Arms conquista il pubblico

Il premio del pubblico della sedicesima edizione della festa del cinema di Roma è andato al film Mediterraneo. Tratto dalla storia vera di Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola Open Arms, e diretto dal regista Marcel Barrena, “Mediterraneo” ha riscosso il favore del pubblico, che ha potuto votare attraverso la app ufficiale e il sito della festa del cinema di Roma.

La reazione del regista Barrena

Il regista Marcel Barrena ha commentato: “L’anteprima a Roma, è stata un’esperienza straordinaria, non dimenticherò l’accoglienza del pubblico. Realizzare questo film è stato un viaggio lungo e doloroso”. E aggiunge con commossa gratitudine: “Questo premio, ci dà forza, ci dà speranza, perché ci ricorda che il mondo ha bisogno di sentire questa storia. Questa storia parla di un gruppo di uomini che fanno cose buone. E dobbiamo concentrarci sugli uomini buoni, sulle cose buone”. 

La storia

Tutto ha inizio nel 2015. Due bagnini catalani, Oscar e Gerard, rimangono colpiti dallo foto straziante di un bambino annegato nel Mediterraneo. Giunti sull’isola di Lesbo i due si trovano faccia a faccia con realtà sconvolgente. Migliaia di migranti, ogni giorno, rischiano la vita per cercare un futuro migliore. In fuga da guerre e miseria, affrontano il mare su imbarcazioni precarie, senza che nessuno presti loro aiuto. Convinti che bisogna pur fare qualcosa, decidono insieme ad altri amici, di offrire a migliaia di disperati il soccorso di cui hanno bisogno.

Il film affronta una tematica molto attuale e discussa… e affonda il coltello nella piaga dell’emergenza migratoria, ricordandoci che tra le onde ci sono persone in carne e ossa, uomini, donne, bambini in cerca di aiuto, che possono e devono essere salvati. Il grande consenso che il film ha riscosso apre uno spiraglio di speranza sul futuro di questo complesso problema.