[ngg src=”galleries” ids=”159″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]
Gli studenti del Classico rispondono con entusiasmo al progetto nazionale che promuove la lettura tra i giovani
Michela è visibilmente commossa, cerca di farsi schermo con la mascherina, ma non riesce a trattenere le lacrime. Un brutto voto? Un litigio con l’amica del cuore? Una rottura con il fidanzato? No, Michela ha la voce rotta dal pianto perché Demian di Herman Hesse l’ha coinvolta, o se preferite, sconvolta a tal punto che nel leggere ai compagni di classe l’ultima pagina del romanzo, non riesce a controllare la fortissima emozione suscitata nel suo animo dalle vicende della giovinezza di Emil.
Emma e Giulia, invece, ci tengono a far vincere la propria squadra e, in una finale giocata al ritmo della poesia del Novecento, declamano con arte i versi di Umberto Saba e Camillo Sbarbaro. La vittoria non è facile e la giuria, serissima e imparziale, assegna il trofeo per un solo punto di vantaggio.
Si sono concluse così, all’insegna di una partecipazione sentita e profonda, le giornate di “Libriamoci” al Liceo Classico Julia, che ha aderito al progetto promosso dal Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione, con l’obiettivo di diffondere e accrescere l’amore per i libri e l’abitudine alla lettura, attraverso momenti di ascolto e partecipazione attiva.
Dal 15 al 20 novembre in tutte le classi del liceo si sono svolte iniziative di lettura a voce alta, con performance di lettura espressiva da parte di studenti e docenti e sfide a squadre a colpi di citazioni, per stimolare nelle studentesse e negli studenti il piacere di leggere.
Il libro, come strumento di crescita personale, essenziale per conoscere e conoscersi è stato il protagonista assoluto di momenti densi di pathos e di incanto. Raccontare e raccontarsi attraverso le pagine di autori famosi, ha significato non solo sperimentare l’utilizzo della parola nelle sue molteplici valenze espressive ed evocative, ma anche dar voce al proprio vissuto e alla propria interiorità.
Tanti gli autori messi in gioco, su sollecitazione dei docenti o su libera proposta dei ragazzi: da Dante a Manzoni, da Dostoevskij a Sciascia, da Oscar Wilde a Saramago. Pagine e pagine di grandi classici della letteratura, ma anche di autori più vicini agli adolescenti, come Alessandro D’Avenia o Madeline Miller, hanno risuonato nelle aule del Liceo Classico, interpretate dalle voci fresche di ragazzi per i quali la lettura, evidentemente, non è un obbligo o un dovere, ma un piacere non soppiantato, come troppo spesso si pensa, dalle distrazioni tecnologiche.