Che siate single o fidanzati, la serata duetti e cover di Sanremo, non può non essere vista, in quanto da molti è considerata addirittura più bella della stessa finale.
Da quest’anno una novità: questa serata infatti, ha avuto un premio a parte, che non incide sulla classifica finale.
Ad aprire la serata insieme a Carlo Conti è stato Roberto Benigni, il quale ha intrattenuto il pubblico scherzando su alcuni temi politici e sociali, che hanno suscitato diverse reazioni, soprattutto tra i sostenitori dell’apoliticità del Festival .
Ad affiancare Conti sono stati, poi, Mahmood, ex vincitore di due edizioni del Festival, e Geppi Cucciari, comica e conduttrice italiana.
I primi duetti sono stati Rose Villain e Chiello con “Fiori rosa, fiori di pesco” (di Lucio Battisti); a seguirli i Modà e Francesco Renga con “Angelo” (di Renga); poi Clara e Il Volo con “The Sound of Silence” (di Simon & Garfunkel); dopo ancora Noemi e Tony Effe con “Tutto il resto è noia” (di Franco Califano), entrambi artisti in gara, perché un’altra novità apportata quest’anno è che due concorrenti possono duettare insieme nella serata cover; come loro, entrambi in gara, anche Francesca Michielin e Rkomi con “La nuova stella di Broadway” (di Cesare Cremonini).
Molto discussa la di Lucio Corsi di duettare con Topo Gigio, avete capito bene, proprio Topo Gigio, con “Nel blu dipinto di blu” (di Modugno).
Ad esibirsi poi Serena Brancale e Alessandra Amoroso con il brano “If I Ain’t Got You” (di Alicia Keys); dopo di loro Irama con Arisa con “Say Something” (di A Great Big World e Christina Aguilera); poi Gaia e Toquinho con “La voglia, la pazzia) (Ornella Vannoni, Vinícius de Moraes e Toquinho); a seguire I The Kolors e Sal Da Vinci con “Rossetto e caffè”.
Ospiti della serata Benji e Fede, che hanno portato la loro energia musicale sul Suzuki Stage.
A riprendere la gara Marcella Bella e i Violin Twins con “L’emozione non ha voce” (di Adriano Celentano); a seguire Rocco Hunt e Clementino con “Yes I know my way” (di Pino Daniele); poi Francesco Gabbani e Tricarico con “Io sono Francesco” (di Tricarico), esibizione che ha coinvolto dei bambini che l’hanno animata.
Poi dopo la pubblicità Giorgia e Annalisa con “Skyfall” (di Adele); Simone Cristicchi e Amara con “La cura” (di Battiato); Sarah Toscano e Ofenbach, duo musicale francese, con la loro canzone “Overdrive”; I Coma_Cose e Johnson Righiera con “L’estate sta finendo”; emozionanti e pieni di chimica Joan Thiele e Frah Quintale con “Che cosa c’è” (di Gino Paoli); poi Olly e Goran Bregovic con “Il pescatore” (di De André); entrambi in gara anche loro, Achille Lauro ed Elodie con “A mano a mano” (di Rino Gaetano) e “Folle città” (di Loredana Bertè), in un esibizione molto dinamica; a seguire Massimo Ranieri e i Neri per caso con “Quando”, altro tributo a Pino Daniele; poi Willie Peyote, Tiromancino e Ditonellapiaga con “Un tempo piccolo”, anch’essa di Califano; poi Brunori Sas con Dimartino e R. Sinigallia con “L’anno che verrà” (di Lucio Dalla); a seguire, esibizione molto discussa e attesa, quella di Fedez e Marco Masini con “Bella st****a”, su cui sono state scritte delle barre, molto personali, da Fedez.
Ultimi della serata, Bresh e Cristiano De André con la canzone di suo padre “Crêuza de Mä” e Guè, Shablo, Joshua, Tormento e Neffa con “Aspettando il Sole” (di Neffa) e “Amor de mi vida” (Sottotono).
La serata si è conclusa con una classifica, dei primi 10, che ha visto Giorgia vincitrice della serata cover, seguita da Lucio Corsi, poi Fedez, Olly, Brunori sas, Irama, Rocco Hunt, Elodie, Clara e i The kolors.
Come ogni anno, la serata cover, è un momento bello e aggregante che vede protagonisti molti dei cantati della scena musicale italiana, che duettano fra loro nonostante le differenze di genere musicale ed età.
Curiosità: Quando Modugno vinse il Festival con “Nel blu dipinto di blu”, nel 1958, era anche la voce di Topo Gigio, motivo per cui quest’anno Lucio Corsi decise di duettare con lui proprio questa canzone.
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