Di Alessia Mauro
Mamma. Quella parola spontanea del linguaggio infantile con il suono “mmm”, che un bambino può pronunciare tranquillamente e in modo del tutto completo e chiaro, sin dai venti secondi successivi alla sua venuta al mondo. È proprio per questo motivo che in tutte le culture del mondo la mamma ha una “emme” dominante. Con la”m” si chiudono le labbra al mondo e noi diventiamo lo stesso, un concetto profondo che possiamo apprendere anche dalla fonetica. La madre non diventa tale quando vede il proprio bambino nascere dal suo ventre, quando glielo pongono in braccio, no.E’ madre molto prima ed è bellissima l’idea che il primo bambino lo si partorisca nella mente. La più bella maniera per volere un bambino è volerlo, cercarlo. Si avverte un’altra dimensione: quella di poter essere madre, di poter essere in due. La maternità è una metamorfosi, sei tu ma con un altro che è ormai parte di te, un po’ come un bruco, che vola perché diventerà farfalla. Emozionante pensare che un pianto rappresenterà la vita. Il filosofo, mistico e maestro spirituale indiano, Osho, scriveva:“La madre è l’ideale, accade raramente! Le mamme le trovate ovunque. La madre è l’ideale utopistico, colei che può far nascere la tua anima”. Una considerazione che lascia spazio alla riflessione, alla meditazione.
Il concetto di madre,infatti, è molto vasto, e qui si può arrivare all’assurdo, quasi ad un paradosso: si può essere madre e non genitrice. Basta pensare a Madre Teresa di Calcutta, sono quelle madri che vorrebbero avere tutti i figli per finire di non esserlo di uno in particolare. Il bello di una mamma, genitrice in questo caso, è quello di poter trasformare il nulla nell’esserci. La mamma ha un ruolo tanto, troppo importante nella vita di ogni singolo. La Festa della Mamma rientra fra le cosiddette “feste mobili”, cioè che cambiano data di anno in anno. La data fissata è la seconda domenica di maggio, quindi nel 2020 la Festa della Mamma si celebra il 10 maggio. La scelta di questa giornata di festa permette a tutti di viverla fino in fondo, perché non oberati da impegni di lavoro o di altro genere. La prima celebrazione ufficiale avvenne nel 1914 negli USA; la data fu stabilita in ogni seconda domenica di maggio. Alla celebrazione della festa fu associato anche un fiore simbolo: il garofano rosso per le madri in vita ed il garofano bianco per quelle che, invece, non c’erano più.
In Italia dobbiamo aspettare il 1956 per le prime celebrazioni e il 1958 perché Raul Zaccariche la istituzionalizzi. Nella maggior parte dei Paesi la festa ha mantenuto la tradizione della seconda domenica di maggio, ma altri hanno alterato la tradizione. Una festa dall’importanza insigne. Non dimentichiamo che il mese di maggio è quello dedicato alla Santa Vergine. La Mamma è la persona che guardiamo per sentirci meglio, è quella alla quale ci rivolgiamo nei momenti meno belli e in cui non riusciremmo mai a trovare soluzione,senza di lei. E’ sempre lì, pronta a tutto e sempre con le braccia tese verso di noi, capace di estrapolare le emozioni più belle,perchè sa guardare nel profondo della nostra anima. Insomma, riesce a strapparci un sorriso anche quando un motivo non c’è. Basta guardala negli occhi per sentirsi protetti, per sentirsi a casa, perché è lei la nostra prima e vera casa e lo sarà per sempre. Auguri a tutte le MAMME.