“Idda”, primo avvincente romanzo di Michela Marzano

Cultura

di Ludovica Bonofiglio

Storia emozionante quella raccontata da Michela Marzano, che si snoda tra il presente e il passato, tra la Francia e l’Italia

Michela Marzano, intrecciando tempi, luoghi, storie di vita, consegna al lettore un romanzo su quello che è il potere dell’amore e degli affetti, che riescono a resistere anche quando tutto il resto scompare.

[ngg src=”galleries” ids=”3″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]Storia emozionante quella raccontata da Michela Marzano, che si snoda tra il presente e il passato, tra la Francia e l’Italia, tra la vita di Annie e quella di Alessandra. Michela Marzano, intrecciando tempi, luoghi, storie di vita, consegna al lettore un romanzo su quello che è il potere dell’amore e degli affetti, che riescono a resistere anche quando tutto il resto scompare. Una storia attuale per tutti i tempi, forse ancora di più per i giorni nostri, giorni in cui la “malattia delle quattro A”, Afasia, Amnesia, Aprassia, Agnosia, si aggira come uno spettro nelle nostre vite e ci rammenta che forse un giorno non ricorderemo più quello che siamo stati. Ma c’è un’altra malattia, forse anche più dolorosa, ed è quella che affligge Alessandra, che non vuole ricordare il passato perché crede di essere riuscita ad andare Punto e daccapo. Eppure quel passato tornerà nella sua vita sotto forma di due vocali, “u” e “a”, semplici ma dense di significato, che evocano l’odore dei vigneti del Salento. Perché gli odori, i sapori e le immagini che hanno caratterizzato la nostra infanzia non possono sparire mai del tutto. Inizia così per la protagonista un viaggio a ritroso nel passato rimosso, viaggio che immerge il lettore nei luoghi interiori della psiche di Alessandra e nei luoghi fisici della terra salentina e che scaturisce, in definitiva, dal bisogno innato nell’uomo di ritrovarsi per cercare di far tornare i conti.  La scelta narrativa di alternare il racconto di questo viaggio con la storia di Annie e Jean suggerisce che tra passato e presente non esiste una linea separatoria netta, ma che i due tempi sono così strettamente connessi tra di loro che in certi momenti si sovrappongono e si mescolano. “Idda” è un romanzo consigliato a chiunque abbia paura di guardarsi indietro, alle persone fragili che potrebbero riscoprirsi più forti di prima.