Homo sum: i molteplici volti dell’amore visti dalla 3^A

Attualità Dalla scuola

Una vera e propria immersione nel mondo della letteratura, del mito e della storia: “Homo sum”, lo spettacolo della 3A per la Notte del Classico incanta e stupisce gli spettatori.  Tutto ha inizio dalla difficoltà che una ragazza (Angela Manfredi) dei nostri tempi incontra nello scrivere un tema sull’amore universale. È convinta che l’amore sia una finzione e che inevitabilmente finisca per ferirci. Saranno vari personaggi del mondo classico a farle cambiare idea, raccontando la propria esperienza e concezione dell’amore.
Tra questi troviamo: Demetra e Persefone (Martina Grosso e Francesca Biafora) a esemplificare l’amore tra madre-figlia; Apollo e Dafne (Luca Pignataro e Alessandra De Vincenti) che ci offrono un esempio di amore non ricambiato; Narciso ed Eco (Debora Gencarelli e Michela Fabbricatore) dalla cui storia impariamo l’importanza di amare anche gli altri, non solo noi stessi; il piccolo principe (Angela Sammarro), grazie al quale torniamo bambini e ricominciamo ad avere fiducia nel più sincero e delicato dei sentimenti; Platone (Salvatore Sposato) con le sue argomentazioni da filosofo e infine San Francesco (Angelo Meringolo), espressione dell’ amore per la Fede e il Creato.
La rappresentazione è stata accompagnata musicalmente da Maria Francesca Abbruzzese e Vincenzo Taraso, e presentata da Elisa Renne.
La classe è riuscita a trasmettere un messaggio di immenso valore, dimostrando come non esista una sola e unica definizione di “amore universale”, bensì molteplici: dipende tutto da come si interpreta e dall’insegnamento che sene trae.