Esiste la “normalità”? Chi è “diverso” e diverso da chi? Le risposte nel film ” Wonder”di Stephen Chbosky!

Cultura Primo piano

Di Myriam Molinari e Chiara Triolo

Quante volte abbiamo sentito parlare di accoglienza e di Inclusione! Ma che significato hanno queste parole? Dovremmo, forse, fermarci e riflettere un attimo! In una società in cui si persegue la “normalità” tutto quello che è fuori dal comune, non usuale, viene definito “diverso” e diventa oggetto di discriminazione. Non esiste un’ unica definizione di normalità e di diversità e nemmeno una teoria, quindi forse la normalità non esiste. Siamo TUTTI UGUALI, MA TUTTI DIVERSI, l’uno dall’altro.
È questo il messaggio del film Wonder di Stephen Chbosky, andato in onda su Rai 1, Sabato 1 Febbraio, e tratto dall’omonimo romanzo di R. J. Palacio. E’ una storia appassionante, leggera, dolce, commovente e allo stesso tempo molto forte, quella di August “Auggie” Pullman, un bambino di 10 anni con una malformazione cranio facciale che lo ha costretto a subire, sin dalla nascita, una serie di interventi chirurgici, per poter vivere una vita normale. Auggie non è mai andato a scuola, la madre è stata la sua maestra e, quando arriva il momento di dover obbligatoriamente frequentare la scuola, di aprirsi al mondo, teme gli sguardi degli altri e prova disagio. “Se non ti piace il posto in cui sei, immagina dove vorresti essere” è questo ciò che la mamma gli dice al momento del suo ingresso a scuola. Da grande Auggie vorrebbe volare tra i pianeti, lontano da sguardi indiscreti, ed è proprio sotto un casco di astronauta che crede di difendere se stesso e osserva il corso della  vita, sentendosi completamente al riparo, protetto. Assisteremo, nel corso del film, a una profonda crescita del personaggio e delle persone che lo circondano che, grazie a lui, impareranno a guardare in maniera diversa la realtà, a credere in loro stessi e a riconoscere ognuno le proprie stranezze, non solo quelle degli altri.
Questo film è un inno alla diversità, il diverso non è sinonimo di inferiorità, in una accezione dispregiativa, ma come simbolo di unicità secondo un’accezione inclusiva e di apprezzamento. E’ proprio la diversità a rendere bello il mondo! Davanti a diversi ostacoli, Auggie riuscirà a mostrare a tutti la sua luce, il suo grande coraggio e a convincere gli altri a guardare con occhi nuovi, secondo una nuova prospettiva e a staccarsi dagli angusti e limitanti confini della propria realtà personale e da un mondo di sole apparenze. Dice Auggie: “Se non ti piace quello che vedi, cambia il tuo modo di guardare”, e ha ragione: solo mettendoci in discussione e rispettando gli altri riusciremo a vivere in un un mondo pieno di possibilità e di bellezze. E’ nei nostri cuori e nelle nostre menti che risiedono i pensieri più belli, a condizione che siano liberi da preconcetti e pregiudizi!