Ludovica Algieri – Emilio Pio Marchese
Invulnerabile, privo di vizi o cattiveria, con una forza d’animo che lo porta a compiere imprese straordinarie e apparentemente impossibili, sfidando l’autorità terrena o divina che sia. Stiamo parlando dell’eroe, ovviamente.
Tratteremo proprio di eroi nella nostra rubrica “Il filo di Arianna”, dedicata alle incredibili imprese di personaggi più o meno famosi della mitologia greca. La mitologia classica ci offre racconti fantastici che ancora oggi ci affascinano e suscitano la nostra meraviglia. Come non restare incantati, ad esempio, dalla vicenda di Arianna e Teseo nel labirinto del Minotauro?
Un bel po’ di tempo fa, sull’isola di Creta viveva il Minotauro, un mostro con la testa di toro e il corpo di uomo, temuto da tutti per la sua ferocia, imprigionato dal re Minosse nel palazzo di Cnosso in un labirinto da cui nessuno riusciva ad uscire.Un giorno, il figlio di Minosse, Androgeo, andò ad Atene per partecipare alle gare di atletica, ma non ebbe quella che si potrebbe definire “una buona accoglienza”, dal momento che il popolo ateniese lo uccise tirandogli un peso in testa.
Re Minosse si infuriò talmente tanto che con uno sguardo avrebbe potuto radere al suolo Atene! Ma la sua vendetta fu di gran lunga più feroce: ogni anno, 7 ragazze e 7 ragazzi ateniesi dovevano essere dati in pasto al Minotauro.
Dopo tre anni il principe Teseo decise che avrebbe ucciso il Minotauro. Egli partì alla volta di Creta insieme ad altri 13 giovani ateniesi , ma, per compiere l’impresa, si servì dell’aiuto di una ragazza, la bellissima Arianna, figlia di Minosse, che innamoratasi di Teseo gli donò un gomitolo con il quale orientarsi nel labirinto. Teseo riuscì ad uccidere il Minotauro, e si salvò solo grazie ad Arianna, che teneva un capo del gomitolo all’entrata del labirinto.
Finita l’impresa Teseo prese con sé Arianna e si mise in viaggio per tornare ad Atene, ma Dioniso, uno degli dei dell’Olimpo, si innamorò di Arianna e lanciò un incantesimo su Teseo che si dimenticò di lei e la abbandonò sull’isola di Nasso. Teseo tornò da solo ad Atene, dimenticando di issare la bandiera bianca sulla nave, dettaglio che indicava che tutto era andato bene; così, il padre, credendo che Teseo fosse morto, si tolse la vita.
La storia di Teseo e Arianna dimostra che non tutti i miti finiscono bene.