di Rossana Branca
Settembre è arrivato portando con sé l’inizio di un nuovo anno scolastico molto diverso da tutti gli altri, ma anche il più atteso da tutti gli studenti. Dopo tanti mesi passati a studiare attraverso mezzi elettronici, si ritorna tra i banchi di scuola, cercando, sempre con la massima prudenza, di ritrovare un po’ di normalità in quei piccoli gesti che abbiamo sempre dato per scontato e che ci siamo resi conto essere, in realtà, più importanti di quanto apparissero. I rischi sono tanti, ma la posta in gioco lo è ancora di più. Anche il segretario delle Nazioni Unite, António Guterres, ha usato parole durissime per descrivere l’enorme danno che la chiusura delle scuole ha causato ai giovani. Ha parlato di «catastrofe generazionale» e ha puntualizzato che la priorità di tutti i governi oggi è quella di riaprire le scuole, per permettere agli studenti di riprendere il ciclo formativo e ai genitori di poter tornare a lavorare a pieno ritmo.
Eppure, a pochi giorni dalla ripresa della scuola, il dibattito sulle modalità e sui rischi di riapertura è ancora incandescente. L’opinione pubblica, se da un lato è consapevole della necessità di riaprire la scuola, dall’altra è confusa dai numerosi messaggi contrastanti che provengono dai media riguardo alla sicurezza del rientro.
Tutti gli inizi sono difficili e, per dirla con Charles Darwin: “Non è la specie più forte o più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento”.
Tutto è in mano nostra e con un po’ di buon senso si riuscirà a superare anche questo momento difficile, che ci donerà più consapevolezza e forza per il futuro.
Con questo vogliamo augurare a tutti un buon inizio dell’anno scolastico e lasciarvi con una delle frasi più belle della storia, pronunciata da Albert Einstein: “La forza di una persona è il risultato di quello che ha superato”.