di Arianna Morrone
Ci siamo anche noi, studenti dell’ITCG, insieme ai nostri compagni del liceo Classico e Scientifico, a far sentire la nostra voce contro la delibera regionale di accorpamento delle scuole superiori di Acri. Crediamo fermamente che questa decisione possa compromettere la qualità della nostra formazione e farci perdere l’identità e le peculiarità della nostra comunità scolastica. Non siamo solo numeri: la scuola per noi è un luogo di crescita personale e sociale e non possiamo accettare decisioni che non tengano conto della nostra realtà sociale e territoriale. Chiediamo un confronto reale e soluzioni concrete che rispettino le esigenze di studenti e famiglie. Ci siamo riuniti in assemblea in questi tre giorni per lanciare un chiaro segnale alle istituzioni: non vogliamo subire passivamente decisioni così importanti per il nostro futuro, senza essere ascoltati. Chiediamo alle istituzioni di fermarsi a riflettere sulle conseguenze di questo accorpamento che potrebbe creare difficoltà logistiche, peggiorare la qualità dell’istruzione e mettere in crisi il rapporto tra studenti e il territorio.
Siamo qui non solo per protestare, ma per proporre un dialogo costruttivo. Vogliamo una scuola che resti un punto di riferimento per tutti, un luogo in cui crescere e formarci senza perdere la nostra identità.