[ngg src=”galleries” ids=”172″ display=”basic_thumbnail” thumbnail_crop=”0″]“Abbiamo voluto evidenziare che si è liberi di amare chi si vuole e che nessuno ha il diritto di giudicare”. La performance ideata e realizzata per la Notte del Liceo classico dai ragazzi della prima A punta tutta a stroncare i tanti pregiudizi che impediscono la libera espressione dell’amore e mietono ancora vittime tra le coppie omosessuali.
L’idea, condivisa da tutti i ragazzi della classe, prende spunto dal libro dall’autrice inglese Madeline Miller “La canzone d’Achille”, un romanzo molto amato dai giovani che rievoca il forte legame di Achille e Patroclo, tingendolo di chiare implicazioni amorose.
La rappresentazione, arricchita da una bella ed efficace scenografia, è stata suddivisa in due parti: la prima, ambientata nel periodo della guerra di Troia, descrive l’inizio dell’amicizia tra Achille (Arianna Falco) e Patroclo (Lavinia d’Orazio), affidandosi totalmente alla narrazione omerica; nella seconda, invece, il legame tra Achille (Manuela Miranda) e Patroclo (Simona Vassallo) viene proposto in chiave attualizzante, con chiari riferimenti a problematiche attuali.
Bravo Peleo (Cosimo Ritacco), che con Gabriele Aiello ha anche presentato lo show , e ottima la presenza scenica di Ettore (Angelica Pia Zanfini), e Teti (Claudia de Bernardo). Anche i narratori (Giada Luzzi e Alessandra Capalbo) hanno saputo appassionare il pubblico. Gli intermezzi di danza (Martina Algieri, Maria Chiara Belsito, Benedetta Saporito, Maria Teresa Gradilone, Federica Fusaro, Giada Luzzi, Alisia Turano, Francesca Vaccaro, Miriam Zampelli) hanno contribuito ad esaltare la riuscita dello spettacolo.