Accorpamento? Non ci arrenderemo mai

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Oggi 9 gennaio 2025 seconda giornata di assemblea permanente all’I.I.S. Julia Falcone per esprimere il nostro dissenso rispetto al piano di dimensionamento scolastico e far giungere la nostra giovane ma non fievole voce agli organi politici. 

In questa intervista abbiamo ascoltato l’opinione di studentesse e studenti del liceo classico.

Chiediamo a Nunzia Bruno della classe terza A che cosa pensa dell’accorpamento tra il liceo Classico-Scientifico V. Julia, l’istituto tecnico ITCG-FALCONE e l’istituto professionale IPSIA-ITI. “Sono in disaccordo  -afferma Nunzia- perché non vedo che cosa i vari indirizzi possano avere in comune tra di loro, fondere insieme licei, istituti tecnici e istituti professionali è un’aberrazione, un vero e proprio mostro partorito dal sonno della ragione!  Credo che sia indispensabile  mantenere l’autonomia e l’identità delle singole scuole se non vogliamo rimetterci in efficienza amministrativa e in efficacia didattica”.

Non meno dure le parole di Francesco Palopoli, compagno di classe di Nunzia: “Penso che l’accorpamento di scuole a indirizzo completamente diverso e la cancellazione delle autonomie sia una cosa devastante per il territorio di Acri, perciò noi studenti dobbiamo farci sentire dalle istituzioni competenti in materia e continuare a lottare. Ne va del nostro futuro e del futuro della nostra cittadina”.

Chiediamo a Iside Pugliese della classe 3B se è fiduciosa nell’esito dell’azione di protesta intrapresa dalle studentesse e dagli studenti. “Io – dice Iside- vedo gli studenti del Classico molto fermi sulle loro idee e decisioni. Credo che questo possa aiutare davvero a raggiungere qualcosa di concreto o comunque ottimi risultati, perché i cambiamenti si ottengono anche in questo modo. Quindi sì, sono fiduciosa e anche se non dovessimo riuscire ad ottenere quello per cui stiamo lottando potremo dire di averci provato e di esserci comportati in maniera attiva senza subire passivamente scelte che pesano come un macigno sulle nostre teste”.

Anche Emma Siciliano della VA non ha nessuna intenzione di battere la resa: “Dobbiamo invitare le testate giornalistiche e contattare esponenti politici – sostiene con grinta-  dobbiamo fare rumore, scuotere le coscienze assopite dalla rassegnazione e far sentire forte la nostra voce, perché per ora siamo stati troppo tiepidi”.

Francesco Turano, della classe VB, insiste sul colpo che l’accorpamento infliggerebbe alla didattica e all’organizzazione: “Procedendo con il progetto di accorpamento si darebbe vita a un organismo mostruoso che va a compromettere  la nostra stessa identità, il nostro ESSERE. Ritengo inammissibile che istituti con interessi scolastici totalmente diversi vengano accorpati tra di loro con tutti i problemi che si andrebbero a determinare dal punto di vista didattico e organizzativo, con conseguente indebolimento della nostra formazione e perdita di posti di lavoro tra docenti e personale ATA”.

Ludovica Algieri della classe IIA  è ottimista “lo scorso anno siamo sicuramente riusciti ad ottenere parte di ciò che volevamo e dobbiamo continuare a batterci per raggiungere anche quest’anno un obiettivo per noi irrinunciabile”. 

Insomma, per concludere, noi ce la metteremo tutta e ci batteremo per quella che riteniamo una giusta causa, auspicando il sostegno di tutta la cittadinanza e di tutte le forze politiche.