A scuola anche a giugno? C’è chi dice no

Attualità

Di Matteo Meringolo

 

A scuola fino a fine giugno? L’ipotesi ventilata dal presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi ha subito provocato polemiche e malumori. L’idea di prolungare le lezioni per recuperare i giorni in aula perduti con la Dad non è piaciuta a studenti e insegnanti, che non si sono risparmiati durante le attività di didattica a distanza. 

L’indiscrezione di un possibile allungamento del calendario scolastico è arrivata nelle ultime ore dal tavolo del neopresidente incaricato. La proposta troverebbe giustificazione nei mesi “persi” a causa della forzata chiusura delle scuole per l’emergenza Covid. 

Significa che i mesi in Dad sono stati inutili? Significa che quest’anno le scuole finiranno più tardi? L’ex Presidente della Banca Centrale Europea (Bce) non ha spiegato come intenderebbe agirema ha fatto capire che è possibile un prolungamento delle lezioni oltre i termini previsti.

Si era parlato di un’operazione simile già durante la primavera 2020, quando si era ipotizzato di accorciare le vacanze di Pasqua agli studenti e ai professori per recuperare i giorni perduti. 

La proposta di un anno scolastico più lungo rispetto al calendario attuale torna adesso sul tavolo delle trattative suscitando non poche perplessità nella comunità scolastica. Si discute anche dell’idea di finanziare corsi di recupero individuali per gli studenti che hanno bisogno di un ripasso o di recuperare gli apprendimenti in alcune materie oppure di un rientro anticipato nei primi giorni del mese di settembre. 

Al momento non c’è nulla di chiaro e di definito. Certo ogni decisione resta legata all’evoluzione dell’attuale crisi politica.