Francesco Sposato, Daniele De Bernardo, Gencarelli Giuseppe, Alfredo Milordo
Il 14 marzo di ogni anno si celebra una delle ricorrenze più affascinanti per tutti gli appassionati di matematica, scienza e cultura generale: la Giornata del Pi Greco.
Questa giornata speciale è dedicata al simbolo matematico più celebre, π, un numero che ha affascinato matematici e studiosi per secoli grazie alla sua natura infinita e irrazionale. Ma come è nata questa celebrazione, e perché proprio il 14 marzo? La scelta della data non è casuale. Il 14 marzo (in formato di data anglosassone, 3/14) corrisponde alla prima parte del valore di π, che inizia con 3,14.
Questo numero rappresenta il rapporto tra la circonferenza d’un cerchio e il suo diametro ed è uno degli aspetti fondamentali della geometria e della matematica in generale. Il concetto di π è antico quanto la matematica stessa. Sebbene fosse già conosciuto in diverse civiltà, i primi veri studi sistematici risalgono agli antichi Egizi e Babilonesi, che avevano una stima approssimativa del valore di π.
Nel corso dei secoli, numerosi matematici, come Isaac Newton, hanno contribuito alla comprensione sempre più precisa di questo misterioso numero, che non finisce mai e non presenta un modello ripetitivo nelle sue cifre decimali. Nel 1706, il matematico inglese William Jones fu il primo a utilizzare il simbolo π per rappresentare il famoso rapporto tra circonferenza e il diametro..
La Giornata del Pi Greco è un’occasione non solo per celebrare un simbolo della matematica, ma anche per avvicinare il grande pubblico a questo affascinante campo del sapere.
