Dimensionamento Scolastico: una speculazione sull’istruzione

Dalla scuola Primo piano

Per il prossimo anno scolastico, il piano regionale di dimensionamento prevede per gli Istituti Superiori di Acri la creazione di un polo unico, eliminando una delle due dirigenze scolastiche presenti sul territorio.

Una profonda ferita al sistema educativo e alla società stessa.

Lo scorso anno il decreto Milleproroghe aveva concesso una deroga, riguardante la flessibilità sugli accorpamenti e aveva preservato dunque l’ autonomia  dell’ I.S.S. Julia-Falcone e dell’IPSIA-ITI di Acri.

Acri è un comune montano, che presenta ben due criteri di criticità: accessibilità e dispersione della popolazione scolastica, pertanto non si riesce a comprendere quali siano state le motivazioni che hanno visto, ancora una volta, il nostro territorio penalizzato, nonostante le  criticità citate. 

I tagli applicati all’istruzione pubblica sono da ritenersi inaccettabili, perché tutti noi abbiamo bisogno di una Istruzione gratuita e di alta qualità, specchio dunque della più alta e giusta forma di Democrazia.

Il Dimensionamento Scolastico prevede una speculazione sull’istruzione, perché i tagli sulla scuola rappresentano tagli al nostro futuro, paragonando così l’istruzione ad una merce e considerando la scuola come un’azienda.

Queste misure, giustificate spesso come necessarie per contenere i costi, hanno dimostrato e dimostrano sempre di più,  di penalizzare gravemente il sistema educativo, minando uno dei pilastri fondamentali della società: il diritto all’istruzione.

Significa in primis negarci gli strumenti necessari per costruire una società più equa e consapevole, perché bisogna tenere presente che l’istruzione è il nostro diritto principale, non un privilegio.

È inaccettabile che venga trattata come una voce di bilancio su cui poter risparmiare, perché l’Istruzione dovrebbe essere l’ultima cosa su cui il nostro Stato dovrebbe limitare le spese.

Ogni euro tagliato dall’istruzione è un passo indietro per l’intero Paese, che rinuncia al proprio futuro, sacrificando così il suo motore principale: noi studenti, perché solo la cultura ci rende liberi.

L’Istruzione è un Nostro Diritto e noi studenti, ci impegneremo per cercare di preservarlo.

Solo così forse le cose potranno davvero cambiare.

Mai essere indifferenti, perché l’indifferenza è la via più rapida di parassitismo.

E’ la  vigliaccheria, che si nasconde dietro l’ombra della comodità, negando il potere del cambiamento.