S.O.S DONNA-Giulia Cecchettin

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Per la rubrica S.O.S DONNA vi proponiamo una riflessione sul caso di Giulia Cecchettin, il quale ha colpito tanto l’opinione pubblica negli scorsi mesi.
Giulia era una ragazza nata a Padova il 5 maggio 2001.
Studiava ingegneria biomedica presso l’Università di Padova ed era prossima alla laurea, ma la sua vita è stata interrotta con brutale violenza dal suo ex fidanzato: Filippo Turetta.
Nonostante la fine della loro relazione i due continuano a stare in contatto e si vedono occasionalmente. Dopo un po’ di tempo lei inizia a sentire pressione da parte di Filippo che le fa pesare la fine della loro storia.
Sabato 11 novembre 2023 Giulia e Filippo escono insieme per definire gli ultimi preparativi per la laurea della ragazza e cenano in un fast food, qui Giulia scambia gli ultimi messaggi con la sorella. Da quel momento si perde ogni traccia della ragazza.
Il giorno successivo il padre di Giulia si reca dalla polizia per denunciare la scomparsa della figlia e poco tempo dopo iniziano le ricerche.
Il 18 novembre il corpo di Giulia, ricoperto da sacchi di plastica, viene ritrovato in un bosco del Friuli-Venezia Giulia. Le indagini hanno evidenziato che la vittima è stata accoltellata numerose volte alla testa e al collo.
Mentre Giulia muore dissanguata Filippo Turetta scappa in Germania, dove viene trovato senza soldi e senza benzina. Si lascia arrestare senza opporre resistenza, il 25 novembre viene riportato in Italia e condannato a 22 anni di carcere per aver letteralmente massacrato Giulia.
Il 5 dicembre sono stati celebrati i funerali di Giulia Cecchettin con grande commozione da parte di tutti i partecipanti. Alla fine del funerale la folla invece del minuto di silenzio ha fatto un minuto di rumore agitando chiavi e campanelli, per svegliare l’opinione pubblica.
Nelle scuole si è discusso molto sull’accaduto, infatti questo caso ci ha fatto provare molta empatia nei confronti della vittima, solo di qualche anno più grande di noi. Riflettere e confrontarsi su questo grave problema è molto importante perché è soprattutto da noi giovani che deve partire il cambiamento.