Nella giornata di oggi 27 maggio, giunge inaspettato e con grande soddisfazione, un attestato di riconoscimento al Liceo Scientifico “per aver reso possibile la narrazione della Storia, dell’Architettura, della Pittura e della scultura della Basilica di sant Angelo in Acri, attraverso la promozione, lo studio e la conoscenza del territorio”, unitamente ad un attestato di merito agli alunni della 4A “per aver narrato la Storia, l’Architettura, la Pittura e le Sculture della Basilica di Sant’Angelo in Acri, per aver osservato, fotografato e filmato quanto raccontato in uno dei quaderni dell’Archeoclub di Acri e aver realizzato contenuti multimediali, raccontando in lingua inglese la vita del Santo e divulgando in rete il patrimonio artistico/religioso”.
A consegnarli è Fr. Francesco Donato, Rettore della Basilica di Sant’Angelo d’Acri, nell’aula magna del Liceo Scientifico, in presenza del Professore Francesco Ranaldi docente di Disegno e Storia dell’Arte che ha coordinato il lavoro svolto dalla classe. “Conoscere il proprio paese, la propria casa e le proprie tradizioni immergendosi nel racconto di una delle architetture simbolo della città, la Basilica di Sant’Angelo, è questo ciò che abbiamo realizzato, ricercando, all’interno delle stradine del centro storico, i segreti che non dovrebbero essere considerati tali. Il lavoro è stato sviluppato inizialmente nella nostra lingua madre, successivamente ci siamo resi conto dell’opportunità che avevamo e abbiamo scelto di elaborare una versione in inglese per raggiungere il maggior numero possibile di persone. Perché noi crediamo nel futuro della nostra cittadina e crediamo nel futuro dei suoi abitanti”. Sono state queste le riflessioni degli alunni di IV A che hanno ringraziato Padre Francesco per aver loro permesso di realizzare l’opera all’interno della Basilica.
“Esplorate e siate curiosi di vivere la vita, fino in fondo, pienamente” ha esortato Padre Francesco “Siate orgogliosi di quello che avete, della nostra Basilica, una bellezza rara e antica, uno straordinario capolavoro che è vostro e di ogni acrese. É una stanza in più della vostra casa”.
