E’ stata dura, ma alla fine l’azione coesa e sinergica della scuola e degli studenti ha dato i suoi frutti!
Sembra incredibile ma finalmente, dopo anni di inutili sollecitazioni, finalmente si è riusciti a far agire la Provincia di Cosenza che stava ancora valutando e ponderando di inserire l’intervento nella progettazione triennale 2022-2024.
Adesso i lavori sono stati inseriti nella programmazione e sono stati fatti i primi interventi di messa in sicurezza: convogliare le acque bianche che si disperdevano nel terreno (causando il flusso di acqua che fuoriusciva dal muro) e chiudere le numerose fessure nell’asfalto dalle quali si infiltrava l’acqua. Niente di così complicato! Solo interventi dettati dal buon senso che negli anni sono stati trascurati. Importante è stata l’installazione del sistema di monitoraggio del muro, per capire se e quanto cederà, mediante punti fissi di misurazione per il controllo nel tempo della variazione di distanza e il diagramma periodico gli spostamenti.
Rilevante ed essenziale è stato l’intervento del Prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, tramite il Dirigente per la tutela dei diritti civili e la cittadinanza, dott.ssa Valeria Richichi, senza il quale non ci sarebbe stata la celerità e l’operosità con cui è finalmente intervenuta la Provincia.
Oltre all’attenzione e al sostegno dell’opinione pubblica, suscitata dagli studenti con azioni di protesta, determinante è stato l’impegno del Sindaco, Pino Capalbo, intervenuto personalmente, e il prezioso contributo dell’Ingegnere della SORICAL, Paolo Manieri, che hanno saputo sostenere la posizione del Dirigente Scolastico, del RSPP, Nicola Franzese, del personale ATA, dei docenti e degli alunni, tutti fermamente convinti che fosse necessario prendere le dovute precauzioni per salvaguardare l’incolumità della popolazione scolastica, ma anche l’immagine di una scuola in sicurezza.
Anche gli organi di stampa si sono mobilitati per dare voce alla protesta degli alunni, non solo del liceo scientifico ma anche del liceo classico che sono stati immediatamente solidali con i loro compagni. La scuola è riuscita a dare quell’immagine di unità e solidità che è essenziale per costruire solide basi per il futuro e questo significa che nel tempo si è operato bene, ottenendo la fiducia, il consenso e il supporto della comunità acrese.
Insomma, si può sicuramente affermare che accanto alla scuola ci sia stata tutta Acri, con l’affetto e il calore che solo poche comunità sono in grado di offrire con i fatti e non solo a parole.