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La IB riscopre Odisseo nella Notte del liceo Classico
Se “Omnia vincit amor”, allora l’eroe che rappresenta tutti i tipi di amore, da quello passionale a quello dell’ingegno, fino a quello per la conoscenza, non può che essere Ulisse. Odisseo è il protagonista della “Notte del liceo classico” nella rappresentazione della IB del liceo Julia, non a caso intitolata: Philomathìa.
Tre narratrici (Paola Pavano, Martina Scola e Marta Fiorentino) conducono lo spettatore a rivivere le avventure più emozionanti di Odisseo (Alessandro Molinari), accompagnato nel suo 9 dai suoi compagni un po’ ingenui (Angela Falco, Dalila Viteritti, Anna Karol Gencarelli, Mariafrancesca Fusaro e Chiara Scaglione) che divorarono i buoi del Dio Sole Iperione, perdendo la possibilità di ritornare in patria. Si finisce così nella terra dei Ciclopi con la grotta dove tutti sono imprigionati da Polifemo (Enrico Cofone).
Prende forma il Dio Poseidone (Angela Bianca Gencarelli) per ostacolare il viaggio di Ulisse che si affida ai riti di purificazione sulla soglia dell’aldilà, aspettando Tiresia (Alice Burlato), mentre lo circondano centinaia di ombre, desiderose del sangue da lui versato. Non si placa, tuttavia, la sete di conoscenza di Odisseo: ecco che, dovendo affrontare le sirene (Asia Bruno, Francesca Cofone e Francesca Gencarelli) dalle melodiose, ammalianti e pericolose voci, fa ancora ricorso al suo ingegno: tura le orecchie ai compagni, ma si fa legare all’albero della nave per provare l’esperienza di quel canto unico e ineguagliabile.
Tra i tanti tipi di amore scaturiti dal cuore di Ulisse, non poteva mancare, infine, quello per la sua sposa Penelope (Benedetta Cofone).
Un viaggio, quello dei ragazzi della IB, in compagnia di Odisseo per riscoprire la “meraviglia” per il mondo che ci circonda con le sue domande che, nel turbinio della società contemporanea, vengono troppo spesso rimosse e trascurate, ma che poi irrompono in modo inaspettato, lasciando un vertiginoso senso di vuoto.