di Redazione
Quali sono le prospettive lavorative di chi sceglie una aurea in biomedicina o bioingegneria?
Il termine biomedicina deriva dall’unione dei termini biologia e medicina. La biomedicina trova la sua massima espressione nella ricerca biomedica, ma anche nella medicina sperimentale o meglio nella ricerca medica, dando la possibilità di comprendere in maggior dettaglio dove e come agire per tentare di porre rimedio alle malattie e alle patologie che affliggono l’essere umano.
Nel settore biomedico le biotecnologie sono utili nella produzione e nella ricerca di farmaci e vaccini, di terapie geniche e nello screening di malattie genetiche e nella medicina rigenerativa. Sotto tale aspetto le tecniche più importanti sono quelle relative alle tecnologie del DNA ricombinante, tecniche dette anche ingegneria genetica.
La bioingegneria o ingegneria biomedica è strettamente legata con la biomedicina, ma non va confusa con essa. L’ingegneria biomedica, o bioingegneria, è una disciplina che utilizza i principi e i metodi propri dell’ingegneria per affrontare e risolvere problemi di carattere medico e biologico. Il bioingegnere progetta sistemi e dispositivi in grado di migliorare la qualità della vita dell’uomo.
Un bioingegnere si occupa della ricerca e dello sviluppo di modelli matematici che descrivano fenomeni biologici e sanitari o che ne rendano più efficace lo studio, di attrezzatura per l’analsi biologica e medica, di strumenti chirurgici e terapeutici e di protesi ed organi e tessuti artificifiali, nonché della gestione e manutenzione di tutti i macchinari e dispositivi sanitari. Pertanto, sebbene differente dalla biomedicina propriamente detta, è comunque una materia affine, utile, complementare ed interessante.
A questi link tutte le lauree in biomedicina e bioingegneria: Lauree in Biomedicina
Lauree in Ingegneria Biomedica
L’articolo è desunto dal seguente link:
http://www.mplab.altervista.org/biomedicina.htm