La nostra tradizione musicale parte dalla Grecia antica, quella di Aristotele e Platone, quando essere musicisti e poeti era un dono degli dei e chi sapeva comporre e suonare era tenuto in grande considerazione. Ricorderanno tutti i poeti lirici che accompagnavano i loro versi con il suono della lira, rendendo musica e versi un connubio perfetto.
Ma cos’è la musica? La musica accompagna l’armonia delle sfere celesti e raggiunge la mente nostra, anzi è forse l’unico vero ponte invisibile che scorre dall’infinito all’animo umano. Presente nella vita di tutti, senza differenze d’età, è capace di coinvolgere ed emozionare sia chi la compone sia chi l’ascolta. È vista dagli adolescenti come un rifugio, un mezzo per rilassarsi, un modo piacevole e semplice per estraniarsi dal mondo, dalla vita sociale, quando non si vorrebbe vedere e sentire nessuno. È un modo per far uscire le emozioni spesso nascoste dietro a uno schermo o a un semplice sms, le uniche forme in cui, negli ultimi tempi, sembra sia possibile comunicare. La musica ha il potere di guarire la psiche, soprattutto da stress, ansia e depressione.
Così scriveva Platone: “Accettiamo la distinzione, fatta da alcuni filosofi, tra melodie aventi un contenuto morale, quelle stimolanti all’azione e quelle suscitatrici di entusiasmo; in esatta corrispondenza vengono classificate le armonie. A ciò si aggiunga che secondo noi la musica non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi […]e in terzo luogo per il riposo, il sollevamento dell’animo e la sospensione dalle fatiche”.
Allontanarsi dal mondo e dai problemi reali, in sintesi, potrebbe essere il bisogno principale di chi scrive o ascolta musica. Sognare ad occhi aperti, sentirsi liberi, queste sono le magnifiche sensazioni che si avvertono, perché con la musica la paura di essere giudicati scompare e prevalgono solo immaginazione e pensieri positivi.
Lo stesso Aristotele è riuscito a cogliere alcuni punti davvero cruciali del rapporto dell’uomo con la musica: essa ispira le nostre sensazioni, i nostri sentimenti e condiziona il nostro umore.
Sicuramente nel corso del tempo sono cambiati i supporti di riproduzione e registrazione musicale e sonora (pensiamo alla tecnologia audio digitale, al downloading, da MP3.com a iTunes ) ma la musica rimane sempre “una rivelazione più profonda di ogni saggezza e filosofia. Chi penetra il senso della musica potrà liberarsi dalle miserie in cui si trascinano gli altri uomini”(LUDWIG VAN BEETHOVEN)