Uno studio rileva: il sommo artista era di bassa statura
Pochi giorni fa si è venuti a conoscenza di un dato interessante. Il grande Michelangelo, pittore, scultore, architetto e poeta italiano, protagonista del Rinascimento e autore di alcune delle più grandi opere oggi conosciute e ammirate in tutto il mondo, non era poi così alto. Alcuni studi, portati avanti dal paleopatologo, Francesco Maria Galassi e dalla bioantropologa, Elena Varotto, hanno consentito, attraverso l’analisi di un paio di scarpe e di una pantofola, di risalire all’altezza dell’artista. I reperti sono stati ritrovati in casa Buonarroti a Firenze e consistono in un paio di babbucce in cuoio e in una pantofola (l’altra è andata perduta nel 1873), estremamente logorate e usurate. Gli studiosi, grazie ad una serie di accurate analisi e di calcoli statistici, sono arrivati alla conclusione che Michelangelo fosse alto poco più di un metro e sessanta. Questo dato conferma quello che già Vasari affermava nella sua opera “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, architettori” descrivendo Michelangelo come uomo di “mediocre statura”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Anthropologie. Alla notizie è stato dedicato anche un numero del BBC History Italia. Elisa Brandi, esperta di storia del costume dell’università di Bologna, ha confermato che lo stile e il materiale delle pantofole è coerente con il periodo in cui visse lo scultore.
Attualmente, l’interesse degli studiosi è focalizzato sia sulla vita dell’artista e sia, soprattutto, sulle cause della morte. Sappiamo soltanto che morì a Roma nel 1564 a piazza Marcel de’ Corvi e che fino a pochi giorni prima aveva lavorato alla famosa Pietà. Il corpo venne poi trasportato a Firenze e sepolto nella Chiesa di Santa Croce. Ad oggi sono sconosciute le cause del decesso; alcuni indizi però portano ad ipotizzare che Michelangelo morì a causa della prolungata esposizione al piombo presente nei pigmenti dell’epoca. Ancora oscura, quindi, l’ultima fase dell’esistenza di questo grande piccolo ma pur sempre mirabile artista del nostro Rinascimento.