dalla Redazione
Un risultato eccellente per il liceo Classico-Scientifico “Vincenzo Julia” di Acri: anche agli esami di maturità l’istituto si conferma ai primi posti in Calabria e in Italia. I risultati dell’Esame di Stato non lasciano dubbi sull’alta qualità dell’offerta formativa garantita agli studenti dello storico liceo cittadino. Anche in tempi di pandemia e di didattica a distanza. Le lezioni attraverso lo schermo non hanno, infatti, pregiudicato l’esito finale di un esame che per i ragazzi è il primo vero banco di prova della loro preparazione, ma anche della loro “maturità”, ossia della loro crescita personale e culturale.
I numeri sono di quelli di cui andare orgogliosi: su 62 alunni delle Quinte del liceo Classico e del liceo Scientifico, ci sono stati ben 7 Cento e lode, con una media sul totale degli esaminati eccellente. 19 studenti, inoltre, hanno conseguito il diploma con il punteggio di 100 su 100. In totale, quindi, ben 26 studenti su 62 hanno raggiunto il top della valutazione: si tratta di oltre il 41% dei maturandi, un numero che pone il liceo tra le scuole al top in Calabria. A completare i risultati che può vantare il liceo Julia, bisogna segnalare che altri 13 studenti delle Quinte del Classico e dello Scientifico registrano un esito finale superiore al 90: un’ulteriore riprova dell’alto livello di preparazione dei liceali dell’istituto acrese in cui quasi tre studenti su quattro ricevono voti da primato.
“ È un bel traguardo”, afferma con soddisfazione la dirigente Maria Brunetti, “i brillanti risultati, a conclusione di un anno estremamente difficile, sono la prova evidente che la strategia adottata dalla nostra scuola è vincente. La pandemia non ha frenato l’entusiasmo della nostra comunità scolastica per l’innovazione e la sperimentazione e i frutti raccolti ci dicono che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Adesso nuove sfide attendono i nostri ragazzi e, a nome di tutto il personale che li ha accompagnati nel corso dei cinque anni, auguro loro di realizzare le aspirazioni più belle”. E sì, perché, come dice Ludovica, studentessa del liceo classico, “la maturità sta anche in questo: far tesoro di quello che si è fatto ed essere pronti per un nuovo inizio”.