Ci provano con una perseveranza che è da ammirare.
Dopo esserci entusiasmati per l’atterraggio dell’SN10, per poi vederlo, con orrore, esplodere miseramente, con una grande emozione si attendeva il ritorno a terra dell’SN11. Una diretta finita in una nebbia spettrale che ha negato perfino i fuochi d’artificio del botto finale. L’ambizioso progetto di viaggiare verso Marte ideato dalla SpaceX, tuttavia, non si arresta.
Chi ha i miliardi li spende nei modi più originali. Elon Musk ha deciso di investirli per far compiere all’umanità un incredibile balzo in avanti: viaggiare verso Marte come se si trattasse di andare in Grecia o alle Bahamas. Dopo l’ultimo lancio dell’SN11 si attendeva con trepidazione l’atterraggio in diretta. Il collegamento, già molto disturbato, è finito tra i banchi di nebbia e il botto finale, lasciando gli interessati osservare solo la pioggia di detriti che si abbattevano sulla base di atterraggio.
L’ingegnere della SpaceX John Inspruncker, tuttavia, assicura che prima del botto tutto stesse andando bene. Ed Elon Musk non si è perso d’animo: infatti già per metà Aprile ha programmato il lancio della nuova generazione delle Starship col razzo SN15.