di Alessia Mauro
È il 12 aprile del 1961 quando, in una delle tante giornate russe, un razzo vettore si lancia nel cielo del Kazakistan, conducendo il primo cosmonauta della storia in orbita attorno alla Terra in soli 10 minuti. Jurij Gagarin, a soli 27 anni, passò alla storia per il prodigioso evento. «Il cielo – comunicò da lassù – lo vedo nero, totalmente nero, e vedo la Terra azzurra sotto di me. Lungo l’orizzonte c’è una striscia di un arancione brillante che poi assume una sfumatura d’azzurro, e poi passa al nero. Quello che mi colpisce di più è quanto sembra vicina la Terra, anche da questa altezza». L’impresa, compiuta in piena Guerra Fredda, aveva lo scopo di sottolineare la supremazia dell’URSS sugli Stati Uniti. La partenza fu alle ore 9:07 quando Gagarin pronunciò la celebre espressione: поехали! (pojechali – “andiamo!”) al momento del decollo all’interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), guidata da un computer controllato dalla base. Il razzo lo portò oltre l’atmosfera. Gagarin percorse un’intera orbita ellittica intorno al nostro pianeta, alla velocità di poco più di 27 mila chilometri orari.
La capsula in cui viaggiava aveva un orologio, tre indicatori per gli impianti di bordo e un piccolo mappamondo che indicava la posizione della navicella intorno alla terra, oltre agli oblò da cui ammirare e descrivere per la prima volta in assoluto il pianeta “azzurro”. In quel lontano 12 Aprile 1961 veniva lanciato, per la prima volta, un messaggio sognante e di pace proveniente dal cosmo, capace di emozionare ancora oggi intere generazioni. Per tutto il viaggio Gagarin aveva comunicato con la Terra attraverso la radio in Alaska, mentre gli americani stavano ad ascoltare, dovendosi rassegnare al fatto che i Sovietici erano riusciti davvero a mandare un uomo nello spazio ritornato poi sano e salvo. Per questo eroe, mito, bandiera addirittura, non ci furono altri viaggi spaziali. Una vita trascorsa in volo. E in volo incontrò anche la morte. Aveva solo 34 anni quando il 27 marzo del 1968, morì a bordo di un caccia di addestramento.