Istituita nel 2013, la Giornata mondiale della Natura selvatica ricorre il 3 Marzo di ogni anno. Lo scopo è quello di diffondere la sensibilità sull’importanza della tutela degli animali e delle piante selvatiche del pianeta e sulla necessità di preservare i diversi habitat naturali per non compromettere la biodiversità.
Il tema assume particolare rilievo nell’emergenza pandemica attuae, poiché, come è stato sottolineato da molti scienziati, le pandemie hanno una relazione diretta con la violenta rottura dei delicati equilibri biologici da parte dell’uomo. La deforestazione selvaggia ha come risultato quello di trasformare violentemente e repentinamente l’habitat di molte specie, causando l’estinzione di una grandissima quantità di piante e animali e favorendo la promiscuità, che è causa della proliferazione di nuove forme batteriche e virali.
Per celebrare la giornata, ogni anno viene proposto un tema diverso. Il tema del 2021 è “Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta”, proprio a sottolineare il ruolo centrale delle foreste per la vita della Terra e sulla Terra; non a caso le foreste sono dette il polmone verde del pianeta.
In tutto il mondo, milioni di persone vivono nelle foreste o nelle loro immediate vicinanze. Queste comunità fanno affidamento sulla risorse forestali per vivere, infatti usano la ricca vegetazione per ricavare cibo, medicine e riparo. Il problema però, è ben più vasto, se è vero, come affermano dalle Nazioni Unite, che “Tutti noi dipendiamo da ecosistemi sani per il cibo e l’energia, l’acqua e la biodiversità. Il loro continuo degrado contribuisce al cambiamento climatico e aumenta il rischio di gravi disastri ecologici. La diffusa perdita di funzionalità degli ecosistemi terrestri e acquatici sarà catastrofica per il nostro pianeta”.
Perciò è molto importante riparare i danni già provocati agli ecosistemi e, soprattutto, evitare di farne altri irreparabili.