Lego, un colpo di genio datato 28 gennaio 1958

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Li abbiamo presi, incastrati, smontati, rimontati in costruzioni sempre più grandi e ardite: con i Lego tutti noi, almeno una volta nella vita, abbiamo giocato. I mitici mattoncini, nella forma in cui li conosciamo oggi, sono nati  il 28 gennaio 1958. Ma quale storia si nasconde dietro questi piccoli cubi di plastica?

Tutto risale ad oltre un secolo fa quando, nel 1916, il falegname Ole Kirk Christiansen aprì una piccola impresa  in Danimarca. Dopo qualche anno, nel 1924 la falegnameria fu distrutta da un incendio, ma Christiansen non si perse d’animo e realizzò una falegnameria più grande della precedente convertita, in seguito, alla produzione di giocattoli.

Negli anni trenta, quando si diffuse la moda dello yo-yo, Christiansen ebbe un grande successo: le vendite si innalzarono con una velocità spaventosa e con la stessa velocità diminuirono una volta passata la fugace moda. La creazione di yo-yo non fu tuttavia vana: i pezzi rotondi vennero usati per la realizzazione di ruote per camioncini. In questo stesso periodo venne coniato il nome “lego“, derivato da “leg” e “godt” che significa “gioca bene”.

Negli anni Cinquanta, Christiansen e il figlio Godtfred iniziarono a produrre mattoncini in plastica che potevano essere smontati e rimontati e presero il nome di “Lego Bricks” (“mattoncini Lego”). L’uso della plastica, però, non fu ben visto nella realizzazione dei giocattoli e le vendite non furono altissime. Inoltre, i mattoncini presentavano ancora delle imperfezioni: erano poco versatili e gli incastri tra i pezzi risultavano difficoltosi.

Fu il 28 gennaio 1958 che i Lego assunsero la forma a noi ben nota: vennero inseriti nei pezzi dei piccoli cilindri che permisero un incastro più solido e si passò all’uso della plastica ABS (acrilonitrile butadiene stirene) con i colori che, ancora oggi, permettono di differenziarli e riconoscerli ovunque. 

Vennero create la serie Duplo, che comprendeva i mattoncini più grandi, quella Primo, dedicata invece ai neonati, e la serie Lego Technic, indirizzata ai più grandi, contente meccanismi, ingranaggi e addirittura pezzi programmabili al PC. 
Con il passare del tempo, la linea Lego venne arricchita notevolmente e furono inserite nella produzione anche figure umane: queste presentano la pelle di colore giallo e un sorriso standard. Con l’applicazione del marchio LEGO a film e videogiochi e con la conseguente produzione di nuove linee (come LEGO Harry Potter, LEGO Pirati dei Caraibi, ecc.), mutarono anche le espressioni sui volti dei piccoli personaggi di plastica, così come il colore della loro pelle. 


Ad oggi, LEGO è uno dei marchi più conosciuti sul mercato dei giocattoli. Ragazzi, giovani adulti e adulti gareggiano tra loro nella creazione di edifici e strutture enormi realizzati con questi famosi mattoncini. 
Basti pensare che nel 1992 furono stabiliti due record nel Guinnes dei Primati con l’uso dei LEGO: un castello di 4,45 m per 5,22 m e una ferrovia lunga 545 m, contente anche tre locomotive.