La Giornata Internazionale dell’Istruzione, il 24 gennaio di ogni anno, celebra uno dei diritti fondamentali dell’uomo: il diritto di ricevere una educazione sociale e culturale. Quest’anno la ricorrenza cadrà il 25.
Tante volte si è sentito dire che l’istruzione rende liberi, oppure che un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo… ed è vero! E’ esattamente così: la conoscenza e la padronanza del sapere offrono un potere incredibile a ciascuno di noi, per essere padroni del nostro destino e del nostro futuro e per costruire una società migliore. L’istruzione è un tesoro ed un’arma, un punto di forza imprescindibile per la realizzazione di ogni coscienza sia individuale e sia collettiva.
L’Istruzione, che è uno dei diritti fondamentali del cittadino, deve essere di qualità, inclusiva, garantire l’eguaglianza per una società più equa, migliore, per la pace e per l’eco-sostenibilità.
Il tema scelto dall’UNESCO per il 2021 è “Riprendere e rivitalizzare l’istruzione per la generazione Covid-19” e questo fa capire come il mondo sia preoccupato dai disagi causati dalla pandemia al metodo didattico scolastico.
Ovviamente, la scuola è al centro di questo insieme di attenzioni e di azioni, al centro dello sviluppo e della veicolazione di nuove pratiche digitali innovative.
La pandemia ha portato un’interruzione dell’apprendimento mondiale di una portata e di una gravità senza precedenti. La chiusura di scuole, università e di altre istituzioni per l’apprendimento, così come l’interruzione di molti programmi di alfabetizzazione, ha colpito 1,6 miliardi di studenti in più di 190 paesi.