5 classici della letteratura inglese da avere in libreria

Cultura

Nonostante la letteratura inglese non sia antica tanto quanto quella greca o latina, la sua comparsa risale al periodo dell’Alto Medioevo e da allora ricopre un ruolo molto importante nel panorama culturale mondiale. A essa appartengono una lunghissima serie di capolavori e sicuramente non basterebbe una giornata intera per elencare tutti i titoli da non perdere, perciò ne vedremo solo cinque, imperdibili classici che tutti dovremmo custodire nella nostra libreria. Probabilmente molti di voi li conosceranno già, ma il tempo per perdersi tra le pagine di un libro e rispolverare un bel vecchio classico non manca. Restate a casa e… buona lettura!

  1. JANE EYRE di Emily Brönte

Dopo un’infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi e con l’amore nasce anche la possibilità per Jane di una vita serena. Proprio allora, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può gioire dell’amore, non può sfuggire al suo infelice destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nelle soffitte del suo tetro palazzo.

  1. IL RITRATTO DI DORIAN GRAY di Oscar Wilde

Sicuro del suo fascino e della sua avvenenza, il bellissimo Dorian Gray conduce una vita sfrenata, fatta di piaceri e di vizi nella Londra di fine Ottocento. Gli anni passano, ma il giovane sembra non essere soggetto alle leggi della natura e mentre il suo corpo rimane immutato, i segni del tempo e delle sue azioni deturpano l’immagine  dipinta in un misterioso quadro che Dorian tiene gelosamente nascosto in soffitta.

Esponente del Decadentismo, Oscar Wilde vuol rappresentare la caducità dell’effimero e ineluttabilità dell’esistenza.

  1. LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL E MR. HYDE di Robert Louis Stevenson

La trama è incentrata sul tema dello sdoppiamento della personalità: un rispettabile dottore londinese, il dottor Jekyll, dopo aver sperimentato su se stesso una potente droga di sua invenzione, si trasforma nel terrificante Hyde, che incarna il lato malvagio del suo essere. Hyde si macchia così di orrendi delitti, che Jekyll può interrompere solo suicidandosi. Chiude il romanzo la lunga confessione per iscritto del dottore, letta dall’avvocato e amico Utterson. La trama con il suo ritmo da romanzo giallo e la tensione propria dell’horror, porta a galla verità che non appartengono solo all’ambizioso Jekyll, ma che parlano al lato oscuro celato in ognuno di noi.

  1. RAGIONE E SENTIMENTO di Jane Austen

Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con la loro nuova e modesta casa. Conosceranno le pene e le gioie dell’amore e, imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo processo di formazione l’autrice tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui riesce ad analizzare e descrivere il contrasto e il dissidio tra tensioni psicologiche e morali. 

  1. 1984 di George Orwell

In un ipotetico mondo futuro, Winston Smith decide di ribellarsi al controllo assoluto esercitato dal Grande Fratello, un misterioso personaggio che nessuno ha mai incontrato e che osserva costantemente la vita dei cittadini mediante l’uso di speciali teleschermi. Il passato viene cancellato dal regime ed  il problema della memoria ossessiona Winston, il quale cessa di opporsi al sistema solo quando smette di credere al passato. È significativo che i rivoltosi vengano giustiziati soltanto dopo la loro “spontanea” adesione al regime. L’autore lancia diversi messaggi al lettore, soprattutto riguardanti la comparsa sempre più invasiva della tecnologia nella vita dell’uomo, di cui rischia di diventare schiavo.